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Rituali scolastici

Di Augusto Secchi

Postfazione di Gianfranco Zola

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Rituali scolastici
ISBN
978-88-7356-096-8
Co-edizione
-
Genere
Ragazzi
Materia
Testi letterari moderni e contemporanei: romanzi, racconti, diari ed epistolari
Collana
Il Trenino Verde n° 29
Anno edizione
2007
Luogo edizione
Cagliari
Supporto
Cartaceo
Pagine
108
Rilegatura
Brossura e cucitura filo refe
Dimensioni
12 x 20 cm
Peso
135 g
N° volumi
1
Illustrato
Lingua di pubblicazione
Italiano
Lingua originale
-
Lingua a fronte
-
Allegato
-
Scolastico
No
Disponibilità
In commercio
Distribuzione

8,00 €

Proprio come accade per il teatro i personaggi di questo racconto, prima d´entrare in scena, indossano una maschera. E proprio come in una commedia, la sorpresa è nel finale…
Come il prof, dopo aver massacrato per trent´anni la vitalità dei suoi alunni, scopre d´averne nostalgia. Come la prof di matematica viene accecata da un aeroplanino di carta, antico e poetico rituale che continua a sopravvivere nonostante la devastante concorrenza del telefonino. Come il bidello Attilio si meraviglia di quell´arnese, chiamato scopa, del quale ignorava l´esistenza. Come il pluriripetente Efisio, equilibrista improbabile, utilizza la sedia con i braccioli del prof. Come l´alunno, che sognava di emulare le gesta di Gianfranco Zola, scopre, mentre manovra una betoniera, che la scuola non è orrenda come lui se l´aveva dipinta.
Proprio come accade per il teatro i personaggi di questo racconto, prima d´entrare in scena, indossano una maschera. E proprio come in una commedia, la sorpresa è nel finale…
Augusto Secchi

Augusto Secchi

Augusto Secchi è nato a Siniscola, dove vive e lavora. È laureato al Dams di Bologna con una tesi sul percorso artistico e umano di Vincent Van Gogh.
Al suo ritorno in Sardegna ha pubblicato il saggio minimalista Il raccontatore di balle (Bartleby lo scrivano, 1996); I colori dell´assenza (Frilli Editori, 2004); I reduci del ´60 (Bartleby lo scrivano, 2006); Rituali scolastici (Condaghes, 2007).
Nel 2001 ha vinto il Premio Gramsci con il racconto "Il suo nome uguale identico". L´anno successivo ha vinto il Premio Città di Cagliari con il racconto "Mi chiamo Antine e amo il mare".